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Accredito pensione in banca: attenzione ai pignoramenti | Come evitare di rimanere a secco

Pignoramenti pensione: come funziona il nuovo "minimo vitale". - Solofinanza.it
Pignoramenti pensione: come funziona il nuovo “minimo vitale”. – Solofinanza.it

Riforma in materia di debiti, ecco le novità previste per il 2024. L’importo pignorabile cambia tra banca e INPS: tutti i dettagli.

Con l’entrata in vigore della recente riforma in materia di pignoramento sono state introdotte nuove regole che delineano chiaramente i limiti e le modalità di pignoramento delle pensioni in Italia.

Un aspetto fondamentale di questa riforma è il concetto di “minimo vitale”, che rende intoccabili le pensioni fino a mille euro.

Tuttavia, vi sono diverse vie che i creditori possono percorrere per aggirare tali limiti e ottenere il massimo dalla procedura di pignoramento.

Comprendere come funzionano queste nuove regole è fondamentale per una vita economica priva di sorprese: ecco un riassunto delle normative previste.

Come viene calcolato il “minimo vitale”

Il “minimo vitale” rappresenta la cifra che non può essere pignorata, ed è calcolato moltiplicando per due l’importo dell’assegno sociale annuale stabilito dall’INPS. Ad esempio, se per il 2024 l’assegno sociale è di 503,27 euro, il “minimo vitale” sarà di 1006,54 euro. Questo significa che le pensioni al di sotto di questa soglia sono completamente esenti dal pignoramento se la procedura viene eseguita presso l’INPS. Ogni importo che eccede i 1000 euro è soggetto al pignoramento del quinto.

Tuttavia, l’aggiramento del “minimo vitale” diventa possibile quando il pignoramento viene effettuato direttamente sul conto bancario del debitore. In questo caso, l’intero importo accreditato può essere oggetto di pignoramento, senza considerare il limite del “minimo vitale”. Questo rappresenta una sfida significativa per coloro che cercano di proteggere i propri redditi pensionistici.

Previste due modalità di pignoramento: impariamo a prestare attenzione alle normative. - Solofinanza.it
Previste due modalità di pignoramento: impariamo a prestare attenzione alle normative. – Solofinanza.it

Quali sono le modalità di pignoramento previste

Quando il pignoramento avviene presso l’INPS, il creditore può pignorare al massimo un quinto della pensione, dopo aver sottratto il “minimo vitale”. Ma se la pensione è già stata accreditata in banca, il limite del “minimo vitale” non si applica più. In questo caso, le somme depositate possono essere pignorate solo per la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale, e le pensioni future possono essere pignorate fino a un quinto dell’intero importo.

Per evitare il pignoramento, alcuni individui ricorrono a strategie come la cessione di crediti simulati o la richiesta di un fido bancario. Queste vie, però, sono spesso costose e implicano rischi finanziari considerevoli, come interessi passivi elevati. La riforma in materia di pignoramento delle pensioni in Italia ha portato chiarezza sui limiti e le modalità di esecuzione della procedura. Tuttavia, le vie di fuga messe in luce indicano che la battaglia tra creditori e debitori è tutt’altro che conclusa, con entrambe le parti che cercano di proteggere i propri interessi finanziari. È essenziale che gli individui siano consapevoli di tali regole e considerino attentamente le possibili strategie per proteggere i propri redditi pensionistici.