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Tutto calcolato: 10 modi in cui i supermercati utilizzano la psicologia per guidare i nostri acquisti

Fare la spesa non è un'esperienza passiva come siamo portati a credere. - Solofinanza.it
Fare la spesa non è un’esperienza passiva come siamo portati a credere. – Solofinanza.it

La disposizione dei prodotti al supermercato è davvero casuale? E gli sconti sono effettivamente convenienti? In realtà è tutto progettato…

Quante volte ci siamo ritrovati a entrare in un supermercato con l’intenzione di acquistare solo un articolo e, al momento di uscire, ci siamo resi conto di avere il carrello pieno di prodotti che non avevamo nemmeno pianificato di comprare?

Questo non è solo frutto della casualità, ma piuttosto di tecniche di vendita ben studiate, derivate dalla psicologia del marketing, che i supermercati impiegano per influenzare i nostri comportamenti di acquisto.

L’esperienza di shopping nei supermercati è attentamente progettata per massimizzare la soddisfazione del cliente e aumentare le entrate.

Ecco come i supermercati riescono a guidare le nostre scelte attraverso una serie di strategie radicate nella struttura della convenienza apparente.

È una questione di posizioni…

  1. Quali prodotti vedi appena entrato? Uno degli aspetti più evidenti è la disposizione dei prodotti all’interno del negozio. I reparti di frutta e verdura, ad esempio, sono spesso posti all’ingresso, poiché i colori vivaci e i profumi dei prodotti creano un’atmosfera accogliente e salutare che influenza positivamente la nostra percezione del luogo. Alcune catene, però, optano per l’altrettanto stimolante reparto dei prodotti da forno all’ingresso.
  2. Quali prodotti vedi alle casse? Dal lato opposto, al termine della nostra esperienza d’acquisto, abbiamo le merci posizionate vicino alle casse: si tratta di caramelle, snack e piccoli gadget, che attirano l’occhio durante l’attesa e incentivano l’acquisto impulsivo. La loro disposizione a bassa altezza può anche essere mirata a coinvolgere i più piccoli, spingendo i genitori a soddisfare i desideri dei loro figli.
  3. Perché l’acqua sta in fondo? Lontane dall’ingresso e non a caso, l’ubicazione delle bevande in fondo al negozio è finalizzata a rallentare il processo di acquisto. Caricare le casse d’acqua all’inizio della spesa darebbe l’impressione che il carrello sia già pieno, e ci scoraggerebbe dall’acquistare altro.
  4. Pasta e sugo vicini, che fortuna! I cosiddetti prodotti complementari sono posizionati strategicamente vicini tra loro per incoraggiare gli acquisti combinati; ad esempio, la pasta potrebbe essere collocata nelle vicinanze del sugo, spingendoci a comprare entrambi. Questa tattica è progettata per aumentare il valore della spesa e massimizzare le entrate.
  5. Il sale, invece non si trova mai. I cosiddetti beni di prima necessità, come il sale e lo zucchero, vengono spesso collocati in posizioni meno frequentate del negozio, obbligandoci a percorrere l’intero spazio e, nel processo, a fare acquisti impulsivi.
Musica, colori e posizionamento: tutto gioca un ruolo fondamentale. - Solofinanza.it
Musica, colori e posizionamento: tutto gioca un ruolo fondamentale. – Solofinanza.it

…ma anche di parole, spazi e musiche “giuste”

  1. Offerte fino ad esplodere! Le offerte sono la base del marketing moderno. Gli sconti, specialmente quelli del tipo “3×2”, creano l’illusione di un affare eccezionale, spingendoci a comprare più prodotti di quanto inizialmente pianificato. L’utilizzo di cartellini di colori diversi attira lo sguardo dell’acquirente.
  2. 0,99 è molto meno di 1. Anche i prezzi, pur non in sconto, sono oggetto di una strategia di marketing ben definita. L’uso di prezzi come 4,99 euro anziché 5 euro sfrutta la psicologia dell’arrotondamento verso il basso, creando l’impressione che il prodotto sia più conveniente.
  3. L’occhio vuole la sua parte. La disposizione degli scaffali gioca un ruolo chiave, con i prodotti a maggiore margine di guadagno posizionati all’altezza degli occhi per attirare immediatamente la nostra attenzione.
  4. Carrelli, non erano più piccoli? Sembra assurdo, ma la capienza dei carrelli dei supermercati è aumentata rispetto a qualche anno fa. In questo modo, pur riempiendoli, abbiamo la sensazione che essi rimangano vuoti; questo ci spinge ad acquistare altro.
  5. Musica mon amour! Dulcis in fundo, anche scelta della musica influenza il nostro comportamento. In momenti di scarso afflusso, la musica rilassante ci invita a fare acquisti con calma. Al contrario, durante le ore di punta, la musica più energica accelera il nostro ritmo d’acquisto per consentire una rotazione più veloce dei clienti.

Essere consapevoli di queste tattiche può renderci consumatori più informati e meno facilmente influenzabili, consentendoci di fare scelte d’acquisto più ponderate e consapevoli. In un mondo di marketing sofisticato, comprendere le strategie dietro l’esperienza di acquisto è il primo passo verso una spesa consapevole.