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Ho aperto un B&B nel mio condominio con pochi spicci, ti bastano solo questi documenti e il gioco è fatto | È scritto nel contratto

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B&B (Depositphotos) – solofinanza.it

Andiamo a scoprire cosa serve per poter realizzare il sogno di aprire un B&B nel proprio condominio. Tutto ciò che serve.

Aprire un B&B o una casa vacanze è ormai diventato il business del futuro. Sono sempre di più le persone che cercano di cimentarsi in questo genere di affare in particolar modo nelle grandi città che godono di un certo afflusso turistico tutto l’anno. Chiaramente non si tratta di un qualcosa di semplice.

Se non si ha la fortuna di avere un appartamento a disposizione è necessario avere la liquidità necessaria per acquistarlo e poi adibirlo a struttura ricettiva. C’è anche chi ricorre alla strada della “gestione” per cercare di entrare in questo mondo sempre più attraente e ricco di prospettive di guadagno.

A prescindere dal modo in cui si penetra nel mercato delle case vacanze c’è un’altra questione che assilla gli aspiranti ospitanti. In pratica visto che gli “alberghi del nuovo millennio” sorgono sempre più nei condomini diventa spontaneo chiedersi quali siano i passaggi burocratici da compiere.

La prima cosa da tenere in conto è che non esiste nessuna norma o statale o regionale che vieta l’avvio dell’attività. Certo, con tutta probabilità bisognerà fare i conti con le lamentele e perché no con l’invidia degli inquilini del palazzo, ma viste le prospettive vale la pena badare anche a queste seccature.

In quali casi è possibile avviare un B&B nel proprio palazzo

Tutto ruota intorno al regolamento condominiale e su cosa dice in merito alle attività ricettive. Non possono esserci dubbi a riguardo e qualsiasi clausola che possa essere oggetto di interpretazioni distorte non può impedire al proprietario di accogliere i visitatori all’interno del proprio appartamento.

Anche alcune sentenze dei tribunali hanno dato responso positivo per i proprietari, come ad esempio la numero 18303 del 17/09/2015 emessa per opera del Tribunale di Roma. In quel caso la diatriba inerente un regolamento condominiale fraintendibile si risolse con il benestare del giudice che pose come unici limiti quelli relativi alla capienza massima e alla quiete pubblica.

Palazzo
Palazzo (Depositphotos) – solofinanza.it

I casi in cui non si può concretizzare il proprio progetto

Qualora invece sia espressamente scritto nel regolamento non si può fare nulla e bisogna accantonare almeno momentaneamente il desiderio di mettere in piedi il proprio B&B. Ovviamente non si tratta di un qualcosa di irreversibile. Servirebbe una modifica al regolamento che però non è semplice da apportare.

Inoltre vanno considerate anche delle apposite norme se si vuole creare una vera e propria struttura alberghiera anche a livello legale. In primis è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio e al regime dell’IVA. L’attività deve essere svolta in maniera continuativa e vanno rispettate le regole di capacità massima (fino a 12 posti letto) e riguardanti le norme architettoniche.