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Patente, con questa sentenza cambia tutto: ora per guidare ti serve questo requisito | Senza non servirà a nulla

lavoro autista disabili con patente B
Uomo con patente (Depositphotos) – solofinanza.it

Una recente sentenza ha cambiato le carte in tavola per quanto concerne una specifica tipologia di patenti. Ecco cosa bisogna sapere.

La patente è il documento fondamentale per poter guidare un veicolo e per forza di cose ne esistono diversi tipi. Tutto varia in base al tipo di mezzo che si vuole condurre. L’importante è conseguirlo e poi esibirlo in caso di controlli.

Quella più comune è quella di tipo B che si può ottenere una volta raggiunta la maggiore età a patto che si superino le prove previste. Col passare del tempo poi si può completare il percorso e arrivare a guidare anche i mezzi di un certo peso e cilindrata.

In questi casi è previsto anche una sorta di rimborso che consente di recuperare le spese sostenute per il percorso formativo. Solitamente è  riversato solo ai cittadini italiani ed europei, ma adesso il quadro sta cambiando.

Infatti una decisione del Tribunale di Torino ha cambiato le carte in tavola e ha aperto ad uno scenario finora non contemplato. Scopriamo nei prossimi paragrafi di cosa si tratta e perché è così importante.

Patenti autotrasporto: cosa cambia per quanto riguarda il bonus

Lo scorso 20 marzo con la sentenza 149/2023 il suddetto Tribunale ha sancito il diritto per gli extracomunitari di poter richiedere il buono patente autotrasporto eliminando il requisito della cittadinanza italiana o europea.

In questo modo a prescindere dalla nazionalità chi vuole conseguire una patente superiore o una CQC può aspirare al rimborso fino a 2.500 euro. D’altronde la legge istitutiva del contributo non prevedeva questo genere di limitazione e quindi in qualche modo è stata ripristinata per quello che era realmente.

Camion
Camion (Corporate+) – solofinanza.it

Le conseguenze dello storico provvedimento

Chiaramente ciò va a cambiare le carte in tavola in maniera netta. Il giudice ha infatti ordinato la riapertura dei termini di presentazione delle domande (anche in maniera retroattiva per gli anni 2022 e 2023) e la riammissione in graduatoria dei richiedenti extra UE provvedendo inoltre alla pubblicazione del dispositivo di del provvedimento sul sito istituzionale.

Ma non è tutto. Come riportato da uominietrasporti.it l’organo giudicante piemontese ha imposto al Ministero il pagamento di una contravvenzione di 100 euro al giorno a partire da trentesimo giorno successivo alla decisione, qualora risultassero dei ritardi nell’adempimento. Dunque, un vero e proprio stravolgimento volto a favorire l’inclusione di tutti coloro che soggiornano nel Bel Paese. Nei prossimi mesi capiremo che effetto farà.