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Pascoli distrutti, una situazione gravissima in questa Regione: addio per sempre agli animali | Tutta colpa loro

Animali al pascolo
Animali al pascolo (Depositphotos) – solofinanza.it

Ciò che è stato scoperto in seguito a dei controlli su dei pascoli ha davvero del clamoroso. Le conseguenze previste per i responsabili.

Quando ci sono dei soldi di mezzo, la gente è capace di trasformarsi e di rendersi protagonista di atti davvero squallidi che vanno a danneggiare la collettività intera. Un esempio calzante è quello che succede con i fondi pubblici.

Negli anni scorsi abbiamo potuto vedere cosa è successo con il Reddito di Cittadinanza che molte persone hanno richiesto e ottenuto senza averne diritto e raggirando gli organi competenti. Questo però è solo uno degli esempi più emblematici.

Tutto ciò accade praticamente per ogni genere di sostegno statale o europeo e anche in questa fase sta facendo piuttosto scalpore quanto emerso in seguito ad un’accurata indagine svolta dalla Guardia di Finanza.

Andiamo quindi a fare luce su questa triste vicenda, che ancora una volta testimonia quanto purtroppo la disonestà sia un male inestirpabile della nostra società e ci accompagnerà praticamente per l’eternità.

Truffa pascoli Abruzzo: la ricostruzione della vicenda

L’operazione in questione denominata “Transumanza” è stata condotta dai finanzieri di Pescara e coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia della Procura de L’Aquila. In pratica è stata messa a segno una maxi truffa ai danni dell’Unione Europea per intascare gli ingenti fondi pubblici destinati ai pascoli.

In realtà però questi non esistevano e tutto ciò a quanto pare è stato architettato solo per una mera questione economica. Come riportato da AdnKronos sono 75 i soggetti e gli enti interessai in tutta Italia tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania.

Pascoli
Pascoli (Depositphotos) – solofinanza.it

Le accuse alle imprese coinvolte

Secondo il pool investigativo dietro a tutto ciò potrebbero esserci anche dei personaggi legati alla criminalità organizzata, il che renderebbe il tutto ancor più inquietante. Tornando alla truffa stando a quanto riportato da chietitoday.it l’associazione creata per compiere questo scopo nel 2014 avrebbe simulato il possesso dei requisiti necessari per ottenere la disponibilità di terreni e i corrispondenti titoli Pac.

Passando ai fattori numerici le frodi accertate ammonterebbero a circa 5 milioni di euro e per le persone e le aziende coinvolte sono scattate diverse tipologie di accuse tra cui autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione e truffa aggravata ai danni dello Stato. Chiaramente ci sono tanti altri particolari da approfondire, ma quello che sta venendo fuori finora rende già l’idea dell’entità della questione.